25 apr 2011

MAGRITTE E DE CHIRICO



"Gli amanti" o "Les amants" ( 1928, olio su tela, 54x73 cm, New York, Richard S.Zeisler Collection). In quest'opera è presente uno dei temi che ha caratterizzato, in questo periodo, la pittura di Magritte, ed in altre opere gli amanti ritornerano ma col volto scoperto o con i volti affiancati. Il dipinto ci mostra due persone che si baciano ed hanno i volti coperti da un panno bianco, un panno già visto nella "Storia Centrale", opera considerata da David Sylvester piena di riferimenti al suicidio della madre, ma ipotizza anche che sia un invenzione dell'artista il volto coperto della madre morta, vista la sua ossessione nel coprire i volti. Questo tema è inserito nella questione del visibile e invisibile, su cui Magritte torna più volte e nel 1929 scrive in Le parole e le immagini : " Un oggetto può implicare che vi sono altri oggetti dietro di esso". Il bacio fra i due amanti è un' immagine che parla di morte e dell'impossibilità di comunicare, i due personaggi dietro il panno si scambiano un amore muto che conosce solo il linguaggio del corpo. Quest'opera è un richiamo all'opera di de Chirico: " Ettore e Andromaca";

due manichini che tentano un anlogo e impossibile abbraccio in un'atmosfera melodrammatica ed i manichini mantengono una certa distanza dallo spettatore, al contrario in Magritte non si può sfuggire dall'angoscia, non si tratta di un'umanità simulata ma negata nelle sue caratteristiche essenziali e mutilata della sua individualità.

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